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Un testo ritrovato, o cosí sembra: tre lettere di
Hermann Kafka nelle quali costui - rinvenuta la
missiva che Franz in vita mai gli aveva
consegnato - risponde al figlio ormai morto.
Presto però la finzione si svela: l'autore del falso
è lo studioso ceco - giunto al culmine della
carriera - che prende la parola in prima persona
per scrivere anch'egli una lettera a un morto, al
proprio padre. Lettere ai morti dunque: Hermann
al figlio e lo studioso al padre. Ne viene fuori un
chiasmo che rinnova l'eterno tema delle relazioni
tra padre e figlio nella speranza di contribuire in
maniera originale alla questione Kafka: questione
inesauribile, sistema di pensiero che dobbiamo
forse riuscire ancora a comprendere a fondo
(nota dell'autore).
Massimiliano Baroni |
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