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Mancini fa emergere bene il quotidiano dei suoi personaggi parlando di lavoro, di amori, di sesso; e lo fa con lo spirito di osservazione del medico, che visita e cura, ma che pure entra in casa e nella vita dei suoi ammalati, che spesso affidano al dottore non solo i loro problemi fisici. Firenze e la Versilia ci fanno sentire di casa questo scritto, questa trama, questi personaggi; e, se talora le necessità del giallo esasperano le situazioni e moltiplicano i morti, tuttavia fanno altresí riflettere su tutta una serie di tragedie e di debolezze umane che ruotano intorno alla salute, e alle malattie, con una particolare incidenza di quelle attinenti alla sfera della psiche (dalla presentazione di Giancarlo Sassoli).
Armando Mancini |
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