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Un comico, non ricordo chi fosse, ironizzava su un cantautore che prima di esibirsi dava un'accurata spiegazione della propria canzone, dicendo "Parla di...", "Spiega che..." e bla bla bla. Ecco, non vorrei fare come quel cantante (che non a caso è stato parodiato): non voglio spiegare le mie poesie. La delucidazione di una qualsiasi creazione artistica ne impoverisce il contenuto, ne annulla il messaggio che inevitabilmente essa invia al fruitore. Per questo vorrei che le mie liriche non fossero parafrasate ma solo lette, meglio se con il cuore acceso e con la mente spenta. È proprio la mente che tende a dare interpretazioni, giudizi, valutazioni; è invece il cuore che al contrario sa cogliere l'essenza (l'incipit della nota dell'autrice).
Monica Bocelli
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