| |
Come tutti i libri di Armando Mancini, anche L'impermeabile verde si legge bene e tutto d'un fiato. L'autore costruisce la vicenda in modo tale che per un certo numero di capitoli non paia trattarsi di un giallo. In questa parte viene delineata la psicologia dei personaggi che sarà fondamentale, per il lettore, al fine di svolgere la propria indagine. Una volta entrati nella parte poliziesca, la vicenda si snoda in modo credibile con il commissario Martini e l'ispettore Caruso a gestire il caso fino ad arrivare al colpevole. Significativo il cambio di ritmo fra la prima e la seconda parte: i primi capitoli sono scritti con stile arioso, i successivi con quello secco del giallista. Nei primi il lettore è chiamato ad apprezzare la vicenda e le descrizioni per quello che sono, mentre nei secondi deve prestare particolare attenzione ad ogni dettaglio se vuole arrivare, prima degli inquirenti, a smascherare l'assassino. Dopo Omicidio in ospedale, alla sua seconda prova con questo genere, Mancini si conferma narratore in grado di elaborare intrecci ben congeniati e personaggi credibili con uno stile che risulta, sempre, di assoluta piacevole lettura (di Giulio Arnolieri).
Armando Mancini |
|
|