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Perché leggere un'opera letteraria in un mondo -
come quello attuale - cosí centrato sul reale, sul
pratico, sugli oggetti, sul denaro, sul qui e ora?
Quando si legge una vera opera letteraria, in modo
inevitabile si entra nella mente di un altro - che sia
quella di un personaggio di un romanzo o di un
poeta - e quindi ci si pone nella prospettiva altrui, si
cerca di immaginarne i pensieri, gli stati d'animo, le
aspettative, le aspirazioni, le speranze, le delusioni
etc. In questo modo ci si decentra da se stessi, dalle
convinzioni, dai desideri e dalle emozioni che ci
contraddistinguono, raffigurandoci invece i
contenuti mentali di altre persone. La lettura delle
opere letterarie di qualità rappresenta da sempre
uno dei modi fondamentali con cui impariamo a
elaborare - come diciamo noi psicologi - una teoria
della mente (cioè la rappresentazione che ciascuno
di noi ha della mente altrui) per conoscere gli altri,
provare empatia e simpatia per essi. Il presente bel
libriccino di Donatella Manzuoli non si sottrae a
tale nobile caratteristica della letteratura, anzi ne
costituisce un ottimo esempio. L'autrice si pone in
prospettive diverse per ruolo, genere, situazioni di
vita e ne immagina implicazioni, dolori, gioie,
tormenti, dubbi sostenendoci nell'imparare a
decentrarci e a elaborare le teorie della mente altru
(dalla prefazione di Davide Dettore).
Versiliatoday.it/ 14.01.2020 A Villa Argentina si presenta il libro di Donatella Manzuoli "Frammenti – storie"
Viareggio
15.01.2020
Villa Argentina
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