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Un tempo amici, tre scrittori dalle opinioni e dalle idee davvero divergenti si ritrovano a un'importante cena nel corso della quale si augurano di riuscire a ingraziarsi - ognuno per proprio conto - i favori di un produttore cinematografico nella speranza di poter cosí realizzare un film e con esso raggiungere il grande pubblico. Altre cene seguiranno e una donna farà la propria comparsa per confonderli un poco.
I sette romanzi de La libertà della letteratura (di cui
il presente fa parte e che - scritti contemporaneamente
o con solo qualche mese di distanza l'uno dall'altro -
escono tutti insieme) credo portino avanti, al di là
delle differenze di trama o di stile, una concezione
esistenziale e letteraria del tutto coerente. Ora
prevale il tema di un isolamento o di una prigionia
in rapporto alla libertà; ora prevale la libertà del
fare letteratura con tutto quello che ciò comporta;
ora entrambe le cose congiuntamente. Ma, in
definitiva, si tratta sempre di letteratura. E sempre di
libertà (nota dell'autore).
Massimiliano Baroni |
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