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Venezia corteggiata da sempre da artisti
di ogni genere è rimasta comunque come
un imprendibile Mercurio fuori dal
tempo. I versi di Marinella Cossu
riescono perfettamente nel tentativo
stroboscopico (per scomposizione
liquida delle immagini caleidoscopiche
attraverso il filtro poetico) di catturare
la metastorica magia cinetica della
città di San Marco dove l'autrice è
nata e che con questa silloge rinnova il
suo sposalizio talassico sotto il
Bucintoro (l'incipit della prefazione di
Cristiano Mazzanti).
Marinella Cossu |
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