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L'assunto del presente lavoro era quello di
dimostrare - analizzando le parabole di Cristo
connesse intimamente con la sua vita, i miracoli e
il grande Discorso della montagna - che il
Vangelo, oltre a proclamare la distinzione tra
religione e politica, dà indicazioni concrete (e
per l'appunto politiche) su come conquistare un
regno - anche se celeste e in una dimensione di
spiritualità - alla stessa stregua di (e con
vicinanza impressionante a) ciò che sostiene
Machiavelli proprio ne Il Principe, che fonda
modernamente la politica. Nel saggio, parlando
di parabola, sono stati fatti accostamenti - da un
lato - alla filosofia di Platone relativamente ai
miti riportati nei suoi dialoghi e - dall'altro -
alla filosofia nietzschiana relativamene a Cosí
parlò Zarathustra. Mi pare non solo di aver
potuto documentare quanto propostomi ma anzi
di aver addirittura dimostrato - anche nel campo
della realtà effettuale - che è piú efficiente il
Vangelo de Il Principe nell'insegnare le capacità
necessarie alla conquista e al mantenimento del
potere pure nel contesto storico oltre che in
quello ultraterreno (dalle conclusioni dell'autore).
Gianni Mazzei |
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