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Sistemata la valigia sulla rastrelliera,
Roberto uscí dallo scompartimento e si
fermò nel corridoio. Scrosci di pioggia
sui vetri rendevano indistinti gli alberi
e le case del paesaggio. Malgrado
fosse mezzanotte passata, alcune
fioche luci rivelavano la presenza di
sparsi casolari nella campagna.
C'erano persone ancora in piedi.
Sarebbero andate poi a riposare,
avrebbero dormito nel loro letto e la
mattina dopo avrebbero svolto le loro
faccende come sempre, con semplicità,
contente della loro esistenza, del loro
futuro. Perché non era cosí anche per
lui? (dalle pagine del libro).
Giancarlo Gabbrielli Tommaso Jardella
Ilcuoioindiretta.it 29.11.2017 Giancarlo Gabbrielli a Castelfranco presenta "I Lanzi"
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