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Ho da alcuni anni un rapporto molto conflittuale con la poesia. Una parte di me pensa che la poesia sia inconciliabile con la società in cui viviamo. Leggere poesia è un vezzo di alcuni intellettuali che ascoltano Radio Tre, di qualche professoressa in pensione, forse di qualche post adolescente tormentato. Scrivere poesia non fa guadagnare soldi, non rende piú interessanti (quei tempi sono passati). Tuttavia l'altra parte di me pensa che la poesia sia qualcosa di irrinunciabile: la poesia riesce a cogliere l'invisibile. Leggendo la poesia giusta, contatto una parte profonda di me che bussa per essere ascoltata. Scrivendo la poesia che mi scorre vicina, provo a dare un'identità alla mia verità (e anche una verità alla mia identità). Ecco, la ricerca della verità è la mia poetica (l'incipit della prefazione dell'autore).
Laerte Neri
Marina di Pietrasanta
06.11.2016
Il Bar dello Studio
Marina di Pietrasanta
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La Bottega
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