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In Crepuscolo prima del giorno (databile ottobre 1937), Ghiselli riunisce alcuni motivi della sua esperienza letteraria e umana, che avevano costituito il nucleo di precedenti abbozzi o componimenti. Dal forzato eremitaggio al semaforo di Campo Serre delle Storie di lassú (1932), dove l'isolamento acuisce il ripiegamento in se stessi, ma cementa anche le cameratesche amicizie della vita militare; alla gioia-tristezza dell'addio de-fi-ni-ti-vo nel giorno tanto agognato di Tre ragazzi vanno in congedo (1932); alle sequenze del soggiorno nell'ospedale militare, evocate come flash fotografici in Aria ferma (1932-33). Per concludere con la presentazione dell'amico-poeta in L'estate di Axel (1937-38) e della seducente donna incontrata sul treno (Diario, 1936). Il racconto, apparentemente "lungo e sconclusionato", come si legge nelle note di Fanfani al cui lavoro ricorriamo per il testo, gode invece di una scorrevolezza e di una ricercata eleganza stilistica che ne fanno superare la frammentarietà, perché tutto si armonizza in un crescendo narrativo dove il tempo - nell'obbligato passaggio verso la maturità di Giovanni (vedi il richiamo all'episodio della costruzione della casetta-rifugio-prigione) - fruscia lontano nella memoria, mentre la nave si allontana dalla rada (dalla postfazione di Fabio Flego).
Luca Ghiselli Fabio Flego |
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