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Eugenio Ballabio Silvio Pellico un pentito illustre In testo gli atti segreti ed inediti di Vienna e il testamento del Pellico
Copertina di Alessandro Luschi, 0000, pagine 118, euro 9, I.S.B.N. 88-471-0106-9 Collana Studia/Scienze umane
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L'intento di questo scritto consiste nel dimostrare, in base a documenti inediti trovati dall'autore nell'Archivio di Stato di Vienna, la coerenza e l'innocenza soggettiva di Silvio Pellico. La chiave di volta per comprendere la biografia spirituale del saluzzese è la sua conversione religiosa avvenuta in carcere. Il pentimento è la conseguenza non solo logica, ma anche psicologica, del suo diverso orientamento spirituale. Esso consiste nel doloroso rifiuto di certi valori e comportamenti in conseguenza all'adesione entusiastica alla rivelazione della nuova verità. Il metodo seguíto sta nel confronto tra la situazione dello scrittore piementese con quella di altre due personalità che hanno subíto esperienze simili: Luigi Settemrbini e Oscar Wilde. Questa scelta è stata compiuta per motivi di obiettività di indagine, secondo il noto aforisma latino: in discrimine rerum stat veritas. Anche un frammento di biografia (come quello qui presentato) si pone in un complesso rapporto, non solo passivo, con un'intera società e con la storia (dall'introduzione).
Eugenio Ballabio |
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