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Il percorso esistenziale portato avanti all'interno della presente raccolta annovera fra le sue pagine il frutto di quattro anni di parole, emozioni e riflessioni ed è suddiviso in sei sezioni: "Gli avanzi della società", "Amore e non amore", "Il diavolo mortale", "Briciole d'inquietudine", "Delirio" e "Tempo ingrato". In questa ultima sezione l'essere umano giunge, dopo un lungo e tortuoso cammino, alla costatazione dell'unidirezionalità del tempo e, quindi, alla rassegnazione e all'accettazione del dramma della vita. È appunto il tempo la tematica piú importante della raccolta. Il filosofo Friedrich Nietzsche parla di entusiastica accettazione della vita, ma riserva l'abilità di "sopravvivere vivendo" solo all'oltreuomo (in tedesco Übermensch); dunque la rassegnazione è la piú umana reazione di fronte a una lancetta che corre inesorabilmente e ad un mondo che cade sempre piú in un baratro. L'unica illusione che piú si avvicina a una soluzione, seppure temporanea, sarà l'arte, lo splendido tentativo di tramutare in materia l'infinito, di sfiorare il divino da parte di un essere fatto di carne. Essa però col tempo può isolare l'uomo dal mondo, portandolo all'inettitudine. La vita è un enigma privo di soluzione: molti filosofi hanno cercato un senso e quindi una soluzione al problema esistenziale, ma il loro sforzo è stato vano come inesorabilmente sarà vano ogni altro tentativo umano (dalla prefazione dell'autore).
Mariano Menna
Il Mattino (Nazionale) 21.01.2014 Le nuove poesie di Menna
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