Esistono interminabili non-detto, silenzi che non si lasciano interpretare, che non sono né vuoti né significativi, silenzi che quasi stentano ad esistere tanto sono vacui. E ci sono parole, flussi continui di parole che invece chiedono di esistere, scontrandosi con quell'invisibile muro di assurdità. E che, con testardaggine, continuano a proliferare - a dispetto di ogni logica - solo per la necessità di sentire pulsare un alito di vita. Le parole scritte, quasi mai dette a un uomo - per pudore o per paura - perché parole che salvano dal niente. Quasi un monologo: questo è Senza rispondere, mai.