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Marco Righetti Il silenzio dell'infanzia: ideologia ed educazione in Rosso Malpelo di Giovanni Verga In appendice il racconto nell'edizione del 1880
Introduzione di Giovanni Genovesi, opertina di Alessandro Luschi, 0000, pagine 127, euro 11.34, I.S.B.N. 88-471-0008-9 Collana Studia/Scienze umane
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Attraverso la vicenda del rosso ragazzo di miniera, i suoi pensieri, i suoi sentimenti e i suoi rimpianti, i suoi affetti perduti e forse mai avuti ma tanto desiderati, Verga ci offre in Rosso Malpelo uno spaccato della cultura della Sicilia del suo tempo. Una Sicilia dove l'infanzia delle classi povere è fagocitata dalle superstizioni e dal pregiudizio, dalla rozzezza e dalla violenza verso i piú deboli e dalla tenace convinzione che nulla deve essere cambiato. Righetti coglie questi modi di annullamento dell'infanzia che Verga presenta con il suo tipico e lucido naturalismo narrativo, per mettere in evidenza una determinata immagine di infanzia che in quel contesto che la nega trova appoggio, conferma e giustificazione. Un'immagine che, poi, sarà messa in paragone con quella che emerge da altri autori, a Verga contemporanei, e come Verga altrettanto significativi testimoni non solo di contesti sociali diversi ma anche di incertezze ed ambiguità nei confronti di scenarî sociali sempre piú complessi e contraddittorî. Ne risulta una serie di flash che, coordinati dal punto di fuga che li unisce e li giustifica - l'analisi dell'ideologia verghiana -, sanno darci un quadro interessante e suggestivo delle varie, ma strettamente legate, modalità di concepire l'infanzia e la sua educazione nell'Italia della seconda metà del XIX secolo (dalla prefazione di Giovanni Genovesi).
Marco Righetti |
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