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La forza immobile del tempo: quello esterno (che si proietta verso il futuro) e quello interno (di immagini lontane, passate). Questa lotta continua, come cristallizzata in un fotogramma, è raccontata con parole dure, talora con allitterazioni e ripetizioni cacofoniche, con termini aspri e ibridi, nati dall'unione della madre lingua spagnola con la ricchissima tradizione letteraria italiana. In un clima conflittuale di tale natura, unici appagamenti la notte, la sicurezza della stanza, i sogni prodotti dalle letture dei grandi poeti.
Matias Julian Nativo |
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