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Per questo libro, ritengo possa essere giusto parlare di "pensieri" in cui la poesia entra in senso piú lato e piú comune di emozioni profonde, riflessioni e sentimenti intensi portati in superficie ed espressi, "riprodotti" in parole per condividerli con altri che - pur provandoli - non sono capaci di esprimerli. Quello che ne viene fuori è un'operazione sicuramente non letteraria - nel senso stretto del termine - ma spontanea, sentita e indubbiamente catartica perché, attraverso di essa, colei che ha scritto ha dato voce a sentimenti forti e in taluni casi anche decisamente dolorosi. Chi legge può trovare - nella sincerità dell'espressione - ciò che egli stesso prova, ma che non sa né ascoltare né tradurre in parole (dalla prefazione di Luana Mori).
Il Tirreno (Cecina) 26.09.2012 Incontro con l'autrice
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