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copertina libro Aa. Vv.
Lucca Film Festival 2010


Prefazione di Nicola Borrelli, copertina di Frank Pigmento, fuori commercio, 2010, pagine 116, euro 8, I.S.B.N. 88-471-0301-6
Collana Sos/Storia o storie
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Fare un festival è come fare un puzzle. Le tessere corrispondono alle informazioni, agli snodi della nostra vita che intessono le reti delle nostre relazioni, ai film, alle persone e ai posti. Le possibili articolazioni di un evento, soprattutto se questo ha un organigramma democratico, sono infinite, ma è necessario ordinare e scandire le nostre scelte, le nostre selezioni, con la passione e l'amore per i film e gli autori che ci hanno segnato. Ogni volta che assieme agli altri ragazzi iniziamo a discutere sul programma, le tessere che ritagliamo prendono vita e si avviano verso la loro posizione. Le variabili sono tantissime e rendono eccitante e discontinua la ricerca di quella struttura che - anche se mai definitiva - deve arginare ogni anno la nostra tracotanza, il prorompente desiderio di sorprenderci e di sorprendere che è il motore del Lucca Film Festival. L'edizione 2010 si caratterizza con la presenza di un grande autore come Abel Ferrara, da un giovane astro europeo come György Pálfi, ma non meno per il lavoro di ricerca sviluppato da Giulio Bursi sui corti per la Corona di Franco Brocani (presentati in anteprima mondiale grazie alla collaborazione della Cineteca di Bologna). L'omaggio a Viva Auder e ad Adolfo Arrieta ci porta ancora una volta nel vivo del cinema sperimentale degli anni sessanta e settanta, mentre il concorso internazionale di cortometraggi continua ad essere una bella vetrina dei piccoli gioielli di quelli che saranno i grandi autori del domani. Uno dei principali motivi di orgoglio è il serio e proficuo rapporto di collaborazione instauratosi con Viareggio EuropaCinema, il rinnovato festival versiliese che ha capito da subito la potenziale complementarietà con Lucca. Il frutto della sintonia fra i due festival si esprime con un importante e inedito percorso di approfondimento sui due maestri del cinema ungherese, Miklós Jancsó e Márta Mészáros, che saranno premiati a Viareggio (dalla nota introduttiva di Nicola Borrelli, presidente di Vi(s)ta Nova).
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