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Manuel Esposito Non sono un poeta Pensieri
Prefazione di Luca Franceschini, copertina di Mirko Pellegrinetti, 2009, pagine 220, euro 14, I.S.B.N. 88-471-0393-1 Collana Vianesca/Poesia e narrativa
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Manuel non può sottrarsi al suo irrefrenabile impulso alla scrittura. E all'espressione. Vive per scrivere, come una droga che lo pervade e lo inebria di sacro spirito dionisiaco. Fin dalla prima riga della prima pagina ci prende per mano e ci accompagna, di corsa, attraverso il flusso del suo pensiero. Sembra quasi di seguire passo passo la stesura del libro, come in un diario di viaggio aggiornato giorno per giorno. Torna ancora quindi, ed è sempre piú cinico, l'occhio scevro da pregiudizi: si basa unicamente sull'esperienza e sulla vita, che non risparmia niente e nessuno. Ci vengono presentate le contraddizioni della società ipocrita, il continuo ripetersi di gesti insensati da parte di individui dormienti, l'insostenibile inazione degli inetti, le falsità adorate come verità assolute, gli ignavi che felici popolano la terra. Crudo, chirurgico, spietato. Manuel non gira intorno agli argomenti, è chiaro e va diretto al punto: evita panegirici, abbellimenti, tranelli. Nella scrittura come nella vita. Manuel non ha paura, anzi è entusiasta di esperire e di sentire. Ha il coraggio di ammettere i propri vizi, i propri bisogni spirituali, intellettuali e corporali. Trova epifanie tanto inusuali quanto semplici nei momenti di tutti i giorni: dai raggi del sole che martellano la pelle per tutta l'estate, a uno scroscio di pioggia refrigerante. E riporta tutto sulla pagina, fedelmente. Niente trucchi, nessun effetto speciale. Sempre dritto, nessuna deviazione. Spesso dialoga: con Dio, con noi, con le donne (tema presente e ricorrente), con la sua platea piú o meno nemica, a seconda dei momenti. A volte riflette (solo con se stesso e con nessun altro), a volte urla verso il mondo, a volte sussurra, a volte ride. E poi corre, vive, beve, ascolta, parla, racconta, legge. A volte guarda il suo mare… e sembra di vederlo sorridere (prefazione di Luca Franceschini).
Manuel Esposito Luca Franceschini |