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Gli anni settanta nella storia di quattro donne in cui si specchia un'intera generazione. Un romanzo straordinario: intenso, commovente, vero (Maria Rita Parsi).
La malattia, le ultime ore, il funerale del padre. Ginevra, la figlia che vive con lui, racconta questa drammatica esperienza ripercorrendo al tempo stesso la propria storia e quella delle due sorelle Cecilia e Sara e della cugina Ludovica. Dall'infanzia agli anni settanta e ottanta, la stagione delle lotte studentesche, del femminismo, della libertà e della fuga, fino all'età adulta che costringe a fare i conti con ferite e insuccessi, rimpianti e tradimenti.
Accartocciata, istupidita fisso la strada deserta davanti. Osservo il poco che c'è da osservare, come una telecamera rimasta inavvertitamente accesa: Viareggio, di notte, d'inverno; da qualche parte è appena finita una festa di carnevale: un ragazzo vestito da Burlamacco apre il portone di casa e rientra scuotendosi di dosso i coriandoli (dal libro).
Ascolta l'intervista fatta a Rossella Martina da Igor Righetti nel corso del programma Il Comunicattivo di Radio Uno Rai.
Gentile Rossella Martina, non ho il piacere di conoscerti, ma spero che ci sia un'occasione per parlarti. Ti ringrazio per aver scritto "La bambina di pietra": mi ha dato un sacco di emozioni. Ciò che mi ha colpito in modo particolare è come usi la punteggiatura: è rilassante e allo stesso tempo intrigante (scusa per la rima). Non credo di aver mai letto niente scritto in questo modo. Che dire poi dei tuoi personaggi! Non ce n'è uno che non tu abbia scolpito nella maniera giusta. L'interiorità della protagonista è messa a rilievo dai tuoi stupendi e mirati flash back... ad un certo punto mi sembrava di essere in lei, provavo le sue stesse sensazioni. Si capisce che il romanzo è stato scritto da una donna, l'uomo - scusa se mi permetto - non ha il potere di cogliere ciò che tu hai visto e sentito in Ginevra. Bello, bello, bello! Credo che tra qualche giorno lo rileggerò, lo faccio sempre quando un libro mi piace, perchè rileggendolo trovo cose che la prima volta non avevo messe a fuoco. L'ho già fatto comprare a due mie amiche. Grazie ancora e scusa se mi sono dilungata, ma l'emozione è tale "che non so dire cosa ho provato, ma posso dire cosa ho sentito" (lettera di Lorella).
Rossella Martina Maria Rita Parsi
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Il Tirreno (Lucca) 21.01.2009 Un romanzo sugli anni Settanta
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Parlamento.toscana.it 09.01.2009 Premio, lo scrittore toscano 2008
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La Nazione (Viareggio) 07.08.2008 Il romanzo di Rossella Martina
di Chiara Sacchetti
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di Titti Giuliani Foti
QN (La Nazione, Il Resto del Carlino, Il Giorno) 12.07.2008 Vivere da adulti, soffrire come bimbi
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