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Riccardo Cardellicchio Le nostre stagioni leggere Haiku
Prefazione di Mario Giunti, copertina di Gualtiero Böhm, 2007, pagine 80, euro 8, I.S.B.N. 88-471-0400-1 Collana Vianesca/Poesia e narrativa
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Mentre il vento autunnale
sta soffiando impetuoso
ai miei occhi
ogni cosa si tramuta
in haiku.
Takahama Kyoshi
Nato nel paese del sol levante dal renga (poesia a catena), in gran voga nelle corti nipponiche del XVII secolo, l'haiku è divenuto forse il piú tipico componimento giapponese. Privo di rima, dovrebbe avere sempre un kigo, cioè un riferimento a elementi delle stagioni. Nella sua estrema brevità, l'haiku riesce a dare un massimo di impressioni con un minimo di espressioni. Costituisce una semplice pennellata che lascia sfumature in completa armonia. In definitiva gli haiku sono impressioni, fantasia, sensazioni enunciate in poche sillabe, quasi proposte come tema di meditazioni. In una parola, poesia. Fondamentali, per l'haiku, sono la semplicità e l'essenzialità, la negazione di ogni retorica, una breve espressione e un ancor piú breve mormorio di parole (dalla nota introduttiva di Mario Giunti).
Riccardo Cardellicchio |
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