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Morto nel Connecticut Evan Hunter: definito il Simenon americano e conosciuto anche come Ed McBain, il suo vero nome era Salvatore Lombino

Morto nel Connecticut Evan Hunter: definito il Simenon americano e conosciuto anche come Ed McBain, il suo vero nome era Salvatore Lombino


Per i lettori di gialli era il "padre" del detective Steve Carella dell'87° distretto di polizia, per altri l'autore di Giungla d'asfalto (con cui aveva esordito) e di molti altri romanzi tra il noir ed il genere psicologico. Il talento per il brivido l'aveva messo al servizio del cinema scrivendo la sceneggiatura degli Uccelli di Alfred Hitchcock. Evan Hunter, alias Ed McBain, in realtà si chiamava Salvatore Lombino. Era nato a New York da genitori italo-americani. È morto di un cancro alla gola nella sua casa di Weston in Connecticut. Era considerato uno dei più grandi giallisti americani, l'inventore del genere "poliziesco-investigativo" (senza di lui non ci sarebbero state le serie tv Hill Street Blues e NYPD Blue), ma anche un Georges Simenon di oltre-Atlantico per la doppia natura della sua vastissima produzione, dal poliziesco al romanzo tradizionale. I suoi lavori sono stati radotti in decine di lingue e stampati in oltre cento milioni di copie. Hunter aveva usato lo pseudonimo di McBain per la serie ambientata in una metropoli simile a New York ribattezzata Isola, con un cast che girava attorno al "suo" Maigret, il detective Carella, cuore e coscienza della squadra omicidi, e alla moglie Teddy. Ma è stato con il nome d'arte Evan Hunter, forse ispirato all'Hunter College dove aveva studiato, che lo scrittore aveva avuto a meno di trent'anni il primo assaggio della fama, quando nel 1954 aveva scritto Giungla d'asfalto, un romanzo vagamente autobiografico su un giovane insegnante in un ghetto. Da questo libro, un anno piú tardi, fu tratto l'omonimo film (di cui firmò la sceneggiatura) con Glenn Ford e Sidney Poitier.
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