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Met.provincia.fi.it - 20.02.2012
Met.provincia.fi.it - 20.02.2012
Giorno della Memoria: i tre appuntamenti di questa settimana concluderanno il calendario di eventi del Comune di Pistoia
In programma domani, martedì 21 febbraio al Bolognini la storia del maresciallo Giuseppe Pecorini. Martedì uno spettacolo con Pardo Fonaciari e Fabio Marchiori a Villa Scornio. Sabato all'assessorato alla cultura presentazione del libro "Arrigo Procaccia di religione israelita" Con tre appuntamenti in programma il 21, 22 e 25 febbraio si concluderanno le iniziative legate al Giorno della Memoria, organizzate da Comune e Provincia in collaborazione con il circolo Legambiente di Pistoia. Domani martedì 21 febbraio alle 10 il Piccolo Teatro Mauro Bolognini ospiterà oltre duecento studenti delle scuole medie per ascoltare Carla e Luciana Pecorini, figlie del maresciallo dei Carabinieri Giuseppe Pecorini, di origine quarratina, che venne internato in Germania dopo l'8 settembre 1943, prima come prigioniero, poi perché rifiutò di aderire alla Repubblica Sociale Italiana. Giuseppe Pecorini tornò dall'internamento nel settembre 1945 con lo stesso cappotto con cui era partito, ormai logoro e consunto, magrissimo, pesava appena quarantacinque chili. Le due figlie aiuteranno i ragazzi a conoscere la sua storia anche attraverso vari documenti proiettati su uno schermo. Insieme a loro ci sarà Laura Vignali che ha scritto, sotto forma di romanzo, il volume "Il cappotto del babbo" (edizioni Del Bucchia), che racconta appunto la storia di Pecorini. Massimiliano Barbini proporrà alcune letture tratte dal libro. Mercoledì 22 febbraio alle 21 nella sala della scuola comunale di musica Mabellini a Villa Scornio, Pardo Fornaciari, insegnante di lettere, cantante e collaboratore del Vernacoliere, da sempre attento all'incrocio tra le culture ebraica e cristiana e Fabio Marchiori, pianista, attivo nella ricerca etnomusicale, daranno vita allo spettacolo Marè Hammarim (amarezza delle amarezze) – le voci dei sommersi – i ricordi dei salvati. Marè Hammarim è una performance con letture e costellata di canti che sottolineano, trascendendo dallo sconcertato al tragico, all'allegro, la traiettoria degli anni trenta-cinquanta del secolo passato. Canti liturgici (come il Lehà dodì) o sacri (come lo Shemà') accompagneranno letture di brani da letteratura dai Lager unita a sonetti amaramente ironici di due livornesi oltre alle agghiaccianti prose burocratiche delle leggi fasciste e delle circolari della questura. Canzoni dai ghetti e dal lager legano assieme il destino degli ebrei e quello dei toscani finiti sotto il fuoco dei nazifascisti grazie alle ottave di Totenweg. Pian piano, con letture più spensierate si passa a canti più leggeri, quelli di Purim (in varie lingue, ebraico, bagitto, italiano, yiddish), per concludere con la canzone enumerativa di Pesach "Had gadyàh", in giudeoprovenzale. Infine sabato 25 febbraio alle 18 nella saletta incontri dell'assessorato alla cultura in via Sant'Andrea, la rassegna si concluderà con la presentazione del volume di Giovanni Cecini e Gerardo Severino Arrigo Procaccia di religione israelita. Un finanziere nella tempesta delle leggi razziali, edito nel 2011 per Chillemi. Arrigo Procaccia era nato a Pistoia e la sua storia è emblematica delle gravi condizioni cui vennero sottoposti tutti gli ebrei dopo l'emanazione delle leggi razziali del 1938. Lo stesso Procaccia infatti scrive: "In pochi mesi, secondo la volontà dello Stato italiano, gli ebrei persero il diritto a potersi sposare liberamente, a poter frequentare scuole "normali", a poter lavorare in enti pubblici o di interesse nazionale, ad avere alle loro dipendenze lavoratori "ariani", a detenere una radio o un telefono, a possedere beni superiori a una determinata cifra, nonché - cosa forse più offensiva - da quel momento essere iscritti nei registri civili come di "razza ebraica", una sorta di marchio distintivo per tenere sotto controllo gli israeliti. lo come israelita, compresi che qualcosa si era ormai lacerato; che il peggio era lì da venire, tanto più che stava colpendo ancora di più in modo più intimo la mia stessa esistenza di cittadino…". Introdurrà la serata Roberto Barontini, presidente dell'Istituto Storico della Resistenza e della Società contemporanea di Pistoia. Saranno presenti gli autori. I tre appuntamenti sono tutti a ingresso libero.
Libri correlati
Laura Vignali
Il cappotto del babbo
Romanzo
2011
Copertina di Andrea Dami

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