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Viareggiok - 04.12.2011 |
Viareggiok - 04.12.2011 Una città sciatta e sciupata
di Anna Benedetto "Oh Viareggio bella fata" cantava la canzone del Carnevale a firma di due fiorentini, Canocchi e Bellini. Viareggio oggi però le ali le ha perse, bruciate nel rogo del 29 giugno 2009, e da oltre quindici anni se ne va in giro sciatta e sciupata. La denuncia sul degrado e l'incuria che "devastano l'ex Perla del Tirreno" viene da un gruppo di cittadini che si è ritrovato per parlarsi, rimboccarsi le maniche forse, riconoscendosi nell'associazione "Versilia Nostra". Colpa di questa amministrazione? chiediamo all'autrice del volume "Viareggio era una città bellissima", Rossella Martina. "Sono quindici anni che Viareggio è abbandonata – risponde – e prima della giunta di centrodestra di Lunardini c'era Marcucci, di centrosinistra, che ha cementificato il territorio e indebitato il Comune". La signora non le manda certo a dire, e non è sola: alle presentazioni del libro gli indignati viareggini erano in 200 (quasi 500 sulla pagina di Facebook) e alla Croce Verde un'altra assemblea ha sancito la grande adesione a questo movimento. "Viareggio più bella dell'Oriente, scriveva Tobino – ricorda Martina nel suo libro – e in una frase così semplice c'era tutto il mistero di Viareggio. Oggi è una città sciatta, trascurata, volgare. Senz'anima". Il pamphlet mette in fila i disastri della città sotto gli occhi di tutti. Dai maldestri tentativi di rifacimento della passeggiata, alla recente passerella la cui pavimentazione in legno salta. Si parla anche di sicurezza, con Piazza D'Azeglio e la Marina di Torre del Lago terra di nessuno. La colpa? "Anche nostra, di noi cittadini. Siamo diventati invisibili, inesistenti". Ma da ieri sera qualcosa è cambiato. |
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Rossella Martina Viareggio era una città bellissima Viaggio nel degrado e nell'incuria che devastano l'ex Perla del Tirreno 2011 Copertina di Franco Anichini
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