Lagazzettadilucca.it - 12.11.2011 La Viareggio di oggi, degradata e irriconoscibile, per i giovani di domani che vogliono cambiarla Viaggio nel degrado e nell'incuria che devastano l'ex Perla del Tirreno, il nuovo libro di Rossella Martina, edito dal Del Bucchia, è stato presentato oggi pomeriggio a Villa Paolina dai capo servizio di Nazione e Tirreno, Enrico Salvadori e Corrado Benzio, e da Letizia Tassinari, giornalista e collaboratrice della Gazzetta di Lucca. Di Letizia Tassinari la scrittrice Rossella Martina ha usato, per il suo libro, un articolo uscito il 30 aprile 2011. La Martina, viareggina, in questo suo 'sfogo appassionato' ha chiamato a raccolta tutti coloro che amano Viareggio e che sono "sgomenti di fronte al degrado, all'incuria e all'incompetenza che stanno devastando la città: buche e toppe, verde pubblico scomparso, sporcizia, cattivo gusto, intere zone – dal centro alle pinete, fino a Marina di Torre del Lago – trasformati in luoghi di paura, agguati e spaccio di droga". "E gli amministratori a cosa pensano?", si chiede la scrittrice, che nei suoi capitoli ha passato al setaccio il centro, la passeggiata, le piazze, la Darsena, i parcheggi, e affrontato temi come il Premio Repaci e la sua querelle, il Casinò, le varie società partecipate del Comune, coi loro costi assurdi, gli sperperi vari e scritto del problema sicurezza. Con una delinquenza, che pian piano, ha preso piede, con spaccio di droga, magnaccia e tante vittime di violenze diverse.
"Mi pare che chi amministra la cosa pubblica pensi solo a costruire mostri di cemento – ha affermato la Rossella Martina -, parcheggi sotterranei, mega sale per congressi, che oltre a violentare ulteriormente l'ambiente faranno crescere ancora l'immenso debito che già grava sui nostri bilanci". Debiti ereditati dalla precedente giunta di centro sinistra, ma mai risolti da quella attuale di centro destra, i cui cavalli di battaglia in campagna elettorale furono proprio il decoro e la sicurezza. E poi il Sociale, mentre anche ieri decine di famiglie, che non riscuotono il minimo vitale da ben sei mesi, sono alla disperazione e hanno chiesto risposte urgenti al sindaco.
Ma cosa cambiare per un futuro migliore? Tanto, se non tutto, a parere della Tassinari presente alla illustrazione del libro al pubblico: "E non solo per meglio accogliere i turisti, ormai pochi, ma per gli stessi residenti, circa 70mila. Io, fiorentina, abito a Viareggio da 22 anni. E il declino della città l'ho visto con i miei occhi. E vissuto. Una Viareggio irriconoscibile, se penso agli anni della mia adolescenza quando la frequentavo da villeggiante. Ma al peggio, ora, occorre mettere fine. Come? "
"Viareggio deve ripensare a sé stessa – risponde l'autrice del libro Rossella Martina -, deve far riemergere quella maggioranza civile che pure c'è, ma che è stata fagocitata da stereotipi, e da una classe politica del tutto estranea alla città, arroccata nel suo orrido scatolone di piazza Nieri e Paolini, una classe politica lontana e inadeguata". La maggioranza civile dei viareggini, "questa società normale e nascosta", deve tornare a farsi valere, e riprendere il controllo. Il libro altro non vuol essere che un mezzo di dialogo con chi i problemi non solo li vede, ma li vuole affrontare. E risolvere. |