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ViBanca Informa - 01.04.2011 |
ViBanca Informa - 01.04.2011 Delitti e misteri nel cuore di Pistoia di Sara Lenzi A colloquio con Laura Vignali: il sapore dolceamaro della provincia. "Una luna pallida, avvolta da un velo d'afa, illuminava a fatica il selciato sconnesso di Via Giosuè Carducci, già Via dell'Amore": inizia cosí lultimo avvincente romanzo di Laura Vignali, "Il sapore del vino", edito da Marco Del Bucchia Editore, giunto all'ottavo posto nella classifica dei gialli ambientati in Toscana più venduti, pubblicata su "Il Tirreno". Incontro l'autrice in un caldo pomeriggio, come quelli che fanno da sfondo alle indagini che il maresciallo Bepi Bertagnin conduce per venire a capo di una vicenda ben più complessa di quanto potesse immaginare. Tutto ha inizio con l'omicidio di Ciro Regillo, noto ladro di biclette pistoiese, ritrovato morto sugli scalini di un condominio da Bruno Cecchi, proprietario dell'enoteca situata in Via Carducci. Ed è proprio all'interno di questo locale, tra gli effluvi alcolici emanati dai vini e i pettegolezzi dei clienti che animano la vita della bottega, "luogo ideale per aguzzare le orecchie", che Bertagnin cerca il bandolo dalla matassa, mentre un altro omicidio si consumna all'interno dello stesso condominio di Via Carducci, che sembra "diventata un cinema al'perto". La tranquilla vita di provincia, sconvolta da questo duplice delitto, non appare più cosí monotona al maresciallo, cresciuto ai confini con l'Alto Adige e trasferitosi per lavoro sulla costiera amalfitana prima di approdare a Pistoia. Le indagini si fanno però sempre più complesse, coinvolgendo numerosi abitanti del quartiere, per conto dei quali il Regillo svolgeva varie attività: da venditore degli acquerelli di Rossella Valsecchi, Rirí per la gente del posto, a procacciatore di clienti per le giovani prostitute del professor Camillo De Lellis, da esattore per l'usuraia Elsa Lombardi a spacciatore di droga per Sergio, figlio della povera Loriana Innocenti, a ricettatore di oggetti d'arte etrusca per l'avvocato Berretti. Insomma "una specie di multinazionale del crimine", come la definisce il maresciallo. Romanzo autobiografico, cosí ne parla Laura Vignali, "in quanto l'ambiente in cui si svolge l'intera vicenda è la strada della mia infanzia, nella quale tuttora si trova l'enoteca di famiglia", "Il sapore del vino" ora conduce il lettore lungo le strette e soffocanti vie della provincia, ora lo porta a respirare l'atmosfera piena di vitalità di Lisbona "con i suo iodori intensi e le sue voci camtilenanti" che rivivono attraverso la vicenda personale di Rirí. Non poteva, infine, mancare l'aria fresca della montagna pistoiese, a San Mommè, in località Cataldera per l'esattezza ("un altro tassello essenziale del mia formazione" afferma la Vignali), laddove l'esimio professor De Lellis ha trasformato la pensione della zia "in un pio ritrovo per clienti devoti in cerca di onesti sollazzi", come commenta ironicamente l'avvocate Berretti. Ciò che più mi piace del modo di scrivere di Laura Vignali è quell capacità descrittiva con cui riesce, attraverso poche pemmellate, a dar vita ad ambienti ma soprattutto personaggi così vivaci e realistici, che alla fine ognuno di noi ha l'impressione di aver incontrato uno di loro almeno una volta nella vita. Si tratta di personaggi dalle molteplici sfaccettature, tratteggiati ora con ironia benevola, come nel caso del De Lellis, professore in pension con manie erotico-intellettuali, ora con comprensione non priva di dolore, come quando incontriamo gli occhi della pittrice Rirí, che hanno "il colore del mare di novembre", dove si legge una profonda malinconia "o meglio, un'infinit saudade", frutto di quel dolore da lei abilmente celato, come il poeta di alcuni versi di Pessoa citati nel romanzo, che "finge così completamente/ che arriva a fingere che è dolore/ il dolore che davvero sente". Ed ecco un'altra grande passione della Vignali, la letteratura, passione che è diventata il suo mestiere, essendo lei insegnante di lettere presso I'Itc Pacini: non deve quindi stupirsi il lettore se nel corso del romanzo si imbatte in stravaganti citazioni letterarie, come nel caso di una delle due gatte (altra passione della Vignalil) del professor De Lelis, chiamata Fanny perché "assomiglia un po' al ritratto della Targioni Tozzetti… la donna di cui si innamorò perdutamente Giacomo Leopardi". Oppure quando lo stesso De Lellis, parlando di Ciro Regillo col maresciallo Bertagnin, lo definisce "un tipo interessante, dotato di una sua umanità direi quasi picaresca. Mi rammentava un po' quei personaggi dei romanzi naturalisti francesi. Tanto per intenderci, alla Zola!" "Il sapore del vino è un giallo ben architettato e supportato da una scrittura limpida e scorecvole, dalla ricerca di musicalità espressiva e da un registro che è quello della quotidianità, arricchito ora da colorazioni linguistiche locali ora da citazioni letterarie che rendono ancor più vividi i personaggi. E alla fine il lettore non può che immedesimarsi in loro e lasciarsi avvincere da una storia che lo proietta nella vita per nulla monotona e ripetitiva delle stradine pistoiese perché "tu non immagini quanti veleni nasconda la provincia" (così ci insegna il dottor Bencistà, protagonista del precedente romanzo della Vignali). Cosí, quando percorreremo quelle stradine, tra i residenti curiosamente affacciari alle finestre o nascosti furtivamente dietro le tende, i commercianti sulla soglia dei loro negozi e la gente del quartiere intenta a spettegolare, prestiamo attenzione: potrebbe celarsi qualcuno pronto a commettere un nuovo delitto! Laura Vignali, scrittrice ed educatrice. Sposata con due figli, è nata nel 1957 a Pistoia, dove risiede. Dopo aver frequentato il liceo classico Forteguerri, si è laureata in lettere presso l'università degli studi di Firenze nel 1981 e attualmente insegna all'ltc Pacini. Ha all'attivo ben quattro romanzi gialli: "Il treno fischiava ancora" (Tracce 2007), "Tutta colpa d'Amalia" (2007), "Il dottor Bencistà e il segreto celia tre donne sole" (2008) e infine "Il sapore del vino" (2009), tutti e tre con l'editore Marco Del Bucchia. Ha scritto inoltre numerosi racconti, alcuni dei quali usciti sulla rivista online Thriller Magazine: altri è possibile leggerli sul suo blog (lauravignali.blogspot.com; alcuni sono stati raccolti in "Scacco matto alla farfalla", nuova fatica letteraria dela Vignali edita anch'essa per Marco Del Euochia, cosí come l'ultimo romanzo, questa volta storico, "Il cappotto del babbo". Col racconto "L'ultima sfida nel far west padano" ha vinto il primo premio al Concorso Europa 2008 nella sezione narrativa gialla e noir al femminile. Membro del club "Amici del giallo di Pistoia", ha tenuto due corsi di scrittura presso la biblioteca San Giorgio di Pistoia, oltre a partecipare a vari incontri nelle scuole secondarie di primo grado per avvicinare i giovani all'affascinante mondo delle letteratura, gialla e non solo. |
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Laura Vignali Il sapore del vino Giallo 2009
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