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Il Giullare - 01.03.2010 |
Il Giullare - 01.03.2010 Stavolta parlo di me
di Jacqueline Monica Magi Stavolta parlo di me e dei miei libri, ma soprattutto del mio editore e dei coautori che hanno condiviso i marzi rosa con me.
Marco Del Bucchia, giovane editore in Viareggio, presta una particolare attenzione al tema della donna e celebra ogni anno l'otto marzo, data della Festa della donna, con l'edizione di un libro di donne.
Ho avuto la fortuna di essere la coautrice per tre anni di fila di questi testi marzolini.
Nel 2008 l'8 marzo vide la luce "Giudicare la vita", tre storie di donne scritte da Daniela Toschi, me e Marina Cirese: psichiatra Daniela, giudice come me Marina.
I racconti che compongono il libro parlano della vita di ogni donna. Daniela parla del lavoro e del rapporto di coppia per le nuove donne che hanno incarichi importanti, spesso in rapporto con i propri mariti. Io parlo della difficoltà e della differenza di comprensione fra donna e uomo nel rapporto affettivo, dove ad una sostanziale etica dei sentimenti della donna non ne corrisponde alcuna da parte degli uomini. Marina affronta il difficile tema dell'aborto, sempre all'interno della difficoltà del rapporto fra i sessi.
Il 2009 ha visto festeggiare la donna con "Le donne dell'articolo 18" scritto da Maria Chernova, Angelica De Angelis, Donatello Guarna e me. Maria è una psicologa russa che è stata psicologa di Casa donna e delle donne dell'art.18. Angelica è avvocato specializzata in diritto degli stranieri ed è stata ed è il loro avvocato. Donatello è un poliziotto, all'epoca dei fatti della Squadra anticriminalità organizzata di Torino. Io ho fatto 10 anni il pubblico ministero, occupandomi dei processi in cui queste donne erano vittime. Ma chi sono le donne dell'art.18? Sono le donne extracomunitarie (russe, albanesi, nigeriane) che - rapite, comprate, vendute, violentate, picchiate, costrette a prostituirsi dalle organizzazioni criminali dei diversi paesi - riescono a fuggire ai loro aguzzini e chiedono la protezione dello Stato italiano che, nella famosa Legge Bossi Fini sul trattamento degli extracomunitari, ha inserito l'art.18 che prevede un percorso di protezione, aiuto e recupero per queste donne, grazie ad un permesso di soggiorno per aiuto umanitario.
Nel libro si affrontano le storie, gli aspetti psicologici e legali del problema.
Ma la violenza sulla donna, estrema nel caso delle donne dell'art. 18, si estende oltre, a forme di violenza psicologica e sull'identità della donna. Il tema, iniziato ad affrontare nel libro "Le donne dell'art. 18", viene sviscerato nell'ultimo libro, uscito l'8 marzo 2010, "Il corpo di una donna", scritto a quattro mani da me e Angela Galli, con un saggio sull'anoressia di Jinia Mukerjee Nath, psicologa indiana. Il libro è appunto una nuova ipotesi sulle cause dell'anoressia, un'ipotesi di tipo antropologico, che vede l'anoressia come forma estrema di violenza sulla donna.
Questi tre libri formano quasi una trilogia sul tema della violenza di genere e riportano la storia e le esperienze di varie donne e diverse professionalità.
L'impegno dell'editore Marco Del Bucchia continua, sta infatti per partire un Progetto Donna dal nome "Scilla e Cariddi", che vedrà nascere opere di donne e i quaderni del Centro donna di Livorno.
Responsabile del progetto la scrivente. |
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Libri correlati |
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Daniela Toschi, Marina Cirese, Jacqueline Monica Magi Giudicare la vita Tre storie di donne 2008 Copertina di Jacqueline Monica Magi
| Angela Galli, Jacqueline Monica Magi Il corpo di una donna Per una nuova ipotesi 2010 Con saggio di Jinia Mukerjee Nath
| Aa. Vv. Le donne dell'articolo 18 2009 Prefazione di Giampaolo Boccaccini, contributi di Jacqueline Monica Magi, Maria Chernova, Angelica De Angelis, Donatello Alessandro Guarna
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