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Il Tirreno (Livorno) - 26.03.2010 |
Il Tirreno (Livorno) - 26.03.2010 Il corpo di una donna ferite che lacerano il cuore di Valeria Cappelletti Livorno. C'è un tipo di violenza fatta sulle donne che non lascia alcuna ferita sulla pelle ma che fa altrettanto male perché colpisce la mente e l'anima. La violenza psicologica è subdola e spesso è difficile da provare, non ci sono graffi o lividi ma colpi che lacerano il cuore. Questo tema è al centro del libro "Il corpo di una donna" scritto da Angela Galli e Jacqueline Monica Magi e presentato al Centro Donna di Livorno in occasione della rassegna "Marzo 2010", dedicata alla festa della donna. Nel libro, edito da Marco Del Bucchia, Angela Galli, artista elbana, e Jacqueline Monica Magi, giudice del lavoro presso il Tribunale di Livorno, tracciano uno spaccato della storia del corpo femminile da due diversi punti di vista: criminologo-giuridico e antropologico. Il primo racconta «una donna denigrata - dice Jacqueline Monica Magi - che ha perduto la propria identità a causa di stereotipi imposti dalla società. Una società che, prima, la vuole taglia 42 e, poi, chiede che sia formosa, inducendola alla chirurgia estetica. Questi stravolgimenti possono indurre la donna a imboccare la strada dell'anoressia o della bulimia». Il secondo aspetto, quello antropologico studiato ad Angela Galli, scava nella storia più antica della civiltà umana, tornando indietro addirittura al 2500 avanti Cristo, quando le civiltà del Mediterraneo erano di tipo matriarcale e veneravano soprattutto divinità femminili come la Dea Madre. "Il corpo di una donna" è un libro che scopre un mondo nascosto passando dall'antropologia al diritto, dalla psicologia al mito. Alla presentazione dell'opera erano presenti l'assessore alle Pari Opportunità, Maria Pia Lessi e Maria Giovanna Papucci, responsabile del Centro Donna e presidente dell'associazione Ippogrifo. |
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Angela Galli, Jacqueline Monica Magi Il corpo di una donna Per una nuova ipotesi 2010 Con saggio di Jinia Mukerjee Nath
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