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Reportnet.it - 01.02.2010 |
Reportnet.it - 01.02.2010 L'oro della Maremma: un viaggio fra storia, leggenda, mistero, e tanto oro di Alessandra Nespeca E' questo l'ultimo libro di Fabrizio Boschi, fucecchiese, 35 anni, giornalista de Il giornale della Toscana, autore anche nel 2007 de "I fiumi di Siena".
Questo libro si intitola "L'oro della Maremma. Viaggio fra storia, mistero e leggenda" (Marco Del Brucchia Editore, 212 pagine, 14,50 euro).
E' uscito nelle librerie da poche settimane e sta già riscuotendo un notevole successo.
Un libro che prende ispirazione dai meravigliosi romanzi di Jack London, senza però assomigliarci per niente.
"All'inizio, devo ammettere - spirga Boschi - che l'argomento non mi attraeva per niente e quando ho cominciato a scrivere ero molto scettico. Dopo varie riletture, aggiustamenti, tagli, ritagli, aggiunte, alla fine ho deciso che valeva la pena essere pubblicato. E ho anche capito come mai di solito si tende a definire ogni libro una "fatica". Eccome se lo è.
E' sempre una fatica scrivere un libro, specialmente per chi non lo fa di mestiere come me.
Anche in questo caso c'è voluta tutta la buona volontà del mondo per portarlo a compimento.
Un libro che parla della mia terra e per questo merita di essere scritto e letto".
Questa storia inizia sottoterra qualche milione di anni fa.
E' la storia dell'oro, questo metallo così bello e cos' prezioso che tanta
attrazione ha suscitato nei secoli.
Una storia fatta di pionieri, avventurieri, cercatori, povera gente e schiavi.
Fatta di pirati, di belle donne, di misteri e di morte.
Perché dove c'è oro c'è sete di denaro, di potere, di vittoria.
E l'Italia, sebbene non abbia mai avuto miniere importanti, non è stata esente da questa corsa forsennata che ha lasciato dietro di sé lunghe scie di sangue e di sofferenze.
"Senza mai entrare nel tecnico, perché non sono un tecnico ma solo un giornalista. - continua Boschi - il libro si sviluppa seguendo un percorso fatto di documenti storici, trattati, testimonianze e articoli di giornale, che hanno trattato il epoche diverse la ricerca e lo sfruttamento aurifero nel mondo, in Italia e in Toscana. Partendo dalle grnadi corse per scendere fino alla grande scommessa regionale degli anni Ottanta.
Dopo questo libro e quello precedente qualcuno mi ha definito lo scrittore dell'inesistente.
La prima volta trattai della leggenda della Diana, il mitico fiume di Siena mai trovato, e questa volta l'oro, che non è mai stato scoperto realmente in Maremma.
Dove c'è storia, ci sono uomini, misteri e c'è leggenda e questi sono gli argomenti che preferisco quando scrivo, perché rappresentano la vita del nostro passato".
La Toscana, e la Maremma anche, con i suoi rigagnoli, le piccole sorgenti d'oro che in qua e in là ogni tanto hanno fatto capolino, ha avuto i suoi cercatori, piccoli e grandi che siano.
Si inizia dagli etruschi e poi i romani, per arrivare ai giorni nostri con l'Eni, l'Agip e le grandi compagnie che hanno sfruttato lo sfruttabile, finendo per non trovare nulla.
Sono gli anni Settanta, Ottanta e Novanta del Novecento, gli anni dello sfruttamento, del monopolio statale, e delle grandi delusioni.
Sprechi dettati dalla poca conoscenza che alla fine hanno portato all'abbandono.
Poi sono arrivati i canadesi, la società Adroit, che adesso ha in mano le concessioni per le ricerche in tutto il sud della Toscana.
Una storia che nasconde però anche un alone di mistero.
I leggendari racconti dei pionieri che hanno lasciato la Toscana per raggiungere l'Alaska e il Nord America alla ricerca del prezioso metallo, e che non hanno fatto più ritorno. |
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Fabrizio Boschi L'oro della Maremma Viaggio fra storia, mistero e leggenda 2009
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