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Il Tirreno (Viareggio) - 13.05.2009 |
Il Tirreno (Viareggio) - 13.05.2009 Le gesta di Raffaello Mancini, palombaro del mitico Artiglio
a cura della Libreria La Vela Viareggio. Il 7 dicembre 1930, in Francia nel mare davanti a Saint-Nazaire, una tremenda esplosione travolse ed affondò l'Artiglio, impegnato nella demolizione del piroscafo Florence. Nella tragedia, che causò dodici vittime, persero la vita i palombardi viareggini Alberto Gianni, Aristide Franceschi, Alberto Bargellini ed il marinaio Romulado Cortopassi. La notizia della tragedia fece il giro del mondo. Allora si pensò che mai più si sarebbe parlato del recupero dell'Egypt. Ma altri palombari cresciuti alla scuola del Gianni erano pronti a portare avanti l'impresa. Nacque un nuovo Artiglio per strappare al mare il tesoro dell'Egypt e nel 1933, con un'impresa che sa di leggenda, furono recuperate 6 tonnelate e mezzo d'oro e 44 di argento, qualche tonnellata in più di quanto denunciato all'associazione. Questa storia che è un momento importante nell'albo d'oro della marineria viareggina, dove si mescolano fatica, sacrificio, morte, ma anche impegno, eroismo ed oro, tanto oro, che è stata ampiemente raccontata da storici e scrittori locali, ma non solo, oggi si arricchisce di un nuovo ed originale contributo che viene offerto dal volume di Armando Mancini Raffaello Mancini palombaro dell'Artiglio (Marco Del Bucchia Editore, pagine 240 con illustrazioni in bianco e nero, euro 14,50). L'autore, figlio di Raffaello Mancini, palombaro giovanissimo che nel 1928 entrò a far parte della squadra dei «predatori» che la So.Ri.Ma aveva organizzato al comando di Angelo Gianni per il recupero dei tesori sommersi, e che quando avvenne la tragedia dell'Artiglio si prodigò per strappare al mare i corpi delle vittime e che poi fu tra i palombari che portarono a termine il recupero del tesoro dell'Egypt, racconta nuovamente questa storia fornendo utili e preziose informazioni non solo sugli avvenimenti più famosi - e quindi ormai generalmente noti - delle vicende dei palombari viareggini, ma anche riporta i momenti che costruirono la routine quotidiana di quegli uomini, e attraverso il racconto dei ricordi della vita del padre ricostruisce anche ampi squarci della storia di Viareggio che coprono quasi mezzo secolo. |
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