La Nazione (Viareggio) - 07.08.2008 Il romanzo di Rossella Martina
di Chiara Sacchetti "La bambina di pietra" di Rossella Martina, Marco Del Bucchia editore, è il libro di cui si è parlato ieri un incontro con l'autrice. Ginevra è la "bambina di pietra". Quando la incontriamo è una donna di oltre quarant'anni che sta assistendo all'agonia del padre, un avvocato viareggino, e in quella notte, in quelle ore che seguono la morte e il funerale, ripercorre la sua storia e quella delle sue sorelle, Sara e Cecilia, e della cugina Ludovica. Una storia intima che segue il filo della storia generazionale, delle lotte studentesche, del cambiamento dei costumi, del femminismo, della passione politica, fino alle delusioni, al baratro della tossicodipendenza, alle fughe all'estero, per giungere ai giorni nostri. Cosa ha provocato l''ibernazione' sentimentale della protagonista? La madre morta per una gravidanza infelice quando lei aveva appena tre anni? Oppure quel tradimento atroce dell'unico uomo amato e desiderato? I fatti, come i sentimenti si svelano gradatamente nell'alternarsi del presente in una corsia di ospedale e del passato segnato da una memoria proustiana: episodi stampati nell'anima, quella di Ginevra ma anche della sua numerosa famiglia, rallegrata da vari nipoti. Su tutti i bambini si staglia nell'immaginario Robinson, il ragazzo autistico che comunica con la protagonista in maniera speciale,entrambi confinati in un mondo sommerso di sentimenti acuti. Rossella Martina è una giornalista del QN, nata a Viareggio, che si occupa di cultura, di libri. Autrice di saggi, racconti e romanzi, si è cimentata felicemente con vari generi. Qui la sua prosa psicologica così è stata commentata da Maria Rita Parsi, nota psicologa e scrittrice: "Gli anni Settanta nella storia di quattro donne in cui si specchia un'intera generazione. Un romanzo straordinario: intenso, commovente, vero". |