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Quellochelecopertinenondicono.blogspot.it - 23.04.2016
Quellochelecopertinenondicono.blogspot.it - 23.04.2016
La ballata dei disillusi
Che siamo in un periodo di crisi economica è cosa risaputa: lo testimoniano i nostri miseri risparmi, gli investimenti nostrani bloccati a favorire quelli stranieri, la fila alle mense dei poveri sempre più lunga, il numero incredibile di persone a chiedere l'elemosina; il fatto che adesso stiamo vivendo una crisi dei valori morali è invece una cosa di cui non tutti ci siamo resi conto, purtroppo. La raccolta di Daniela Piras, "Crash", ci fa riflettere proprio sulle conseguenze che il blocco dell'economia ha avuto sulle nostre vite e che i suoi personaggi descrivono in diversi modi. Massimiliano e Alessandro, i protagonisti del primo racconto, sono due giovani ormai disillusi dal sistema politico ed economico che pur essendo molto uniti reagiscono in modo diametralmente opposto: Massimiliano, sconfitto, si lascia trasportare nel mare della depressione mentre Alessandro, furioso per le molte difficoltà a cui deve far fronte ogni giorno, cerca in tutti i modi una soluzione, che sia emigrare o addirittura rapinare una banca. Ce ne parla Nino, che attende un'ormai molto probabile lettera di licenziamento a causa dei famosi "tagli del personale" e che è in grado di limitare tutte le sue spese ma non di vendere la sua Giulietta, simbolo della sua indipendenza e del suo status sociale. Anche Ettore, un uomo che sembra avere tutto ciò che si possa desiderare a dispetto proprio della crisi ma che sente così tanto la mancanza della sua ex compagna da cercare compagnia sui social network. "Crash" è anche la crisi dell'individuo, ulteriore conseguenza di questo periodo nero: lo capisce Marco, agente immobiliare consapevole di non riuscire a vendere il prossimo immobile perché circondato dai topi e frequentato da persone di malaffare, la vive il signor Peppino che dopo aver aperto una volta ad un "postino" che lo ha derubato di tutto si è barricato in casa ed inveisce al citofono contro un povero ragazzo che distribuisce volantini pubblicitari; la impersona un'intera palazzina, i cui condomini restano ore ad attendere la polizia e a giudicare il dirimpettaio impiccatosi per la disperazione. Lo stile dell'autrice è molto chiaro e conciso, sebbene alcuni siano brevi, i suoi racconti impressionano il lettore per l'impatto, l'occhio critico, freddo e implacabile sulla nostra società. Daniela Piras ci racconta la verità nuda e cruda: una Sardegna disillusa, degradata, in crisi sia economica che morale, una Sardegna violenta, disperata, pettegola, che sembra non riesca a reagire alla situazione attuale. Un triste specchio dell'Italia di oggi, per riflettere su cosa siamo diventati.
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Daniela Piras
Crash
Racconti
2015
Copertina di Tommaso Jardella

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