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Invalmarecchia - 14.01.2016
Invalmarecchia - 14.01.2016
"Avevo detto che andavo per boschi" di Loris Dall'Acqua
di Biondi Silvio e Amedeo Blasi
Sono le ore 21.30 di giovedì 17 dicembre 2015. Nella saletta del terzo piano della Biblioteca di Santarcangelo di Romagna si spengono le luci - ci siamo tutti? Qualcuno si rigira sulla sedia, altri si guardano in faccia sorpresi domandandosi cosa stia succedendo. Attraverso le persiane semichiuse della finestra che guarda il palazzo del comune, filtrano i riverberi caldi delle luminarie natalizie clementine.La dolce melodia di un flauto traverso rompe l'attesa, c'è un'atmosfera surreale, una torcia si accende all'improvviso ed illumina una libreria dove sono appoggiati dei vecchi libri. L'autore Loris Dall'Acqua dà voce al protagonista del suo giallo, l'intrigo comincia dal ritrovamento casuale di una strana lettera indirizzata al nonno ormai scomparso. Lentamente, in punta di piedi, il pubblico presente incede nel vivo di questa intrigante storia, là dove l'autore è nato... è il 17 dicembre 2015. Avevo detto che andavo per boschi è un bel lavoro o meglio un bel giallo. Più che un lavoro, infatti, il tempo della scrittura pensiamo sia un tempo festivo. Scorrevole, essenziale nelle descrizioni e direi scritto con gentilezza, cortesia, garbo e sensibilità. ll lettore pagina dopo pagina è accompagnato nella storia, trattato con premura affinché non perda i passaggi della vicenda. Gli avvenimenti che si susseguono si snodano con una loro complessità che la capacità dell'autore ci restituisce in modo lineare. Una sinfonia familiare fondata sulla relazione piuttosto che sulla introspezione, troppo spesso abusata dai moderni scrittori di thriller che prediligono l'affondo, scavare nell'intimità dei personaggi, con il correlato patologico di suscitare nel lettore una morbosità da esempio più che da evitare. Di un giallo così ce n'è bisogno invece, perché pur restando in un ambito di superficie, rispetto alle caratteristiche di personalità dei protagonisti, lascia ampio spazio a riflessioni pulite, composte. Gradevole in ogni sua parte, rapido, originale. Un romanzo in cui qualcosa si incrina nella relazione di Sergio con Isabella e qualcosa nasce nella relazione con Eleonora. Questa prima opera di Loris Dall'Acqua ha una sua conclusione, un suo finale equilibrato. Dove la trama termina però, ecco che intravediamo un'apertura una nuova prospettiva, comprendiamo che le relazioni si evolveranno. L'episodio delittuoso ci prepara ad un seguito che aspettiamo di leggere. Direi che "Avevo detto che andavo per boschi" è a pieno titolo entrato nel tempio della letteratura.
Libri correlati
Loris Dall'Acqua
Avevo detto che andavo per boschi
Giallo
2015
Copertina di Tommaso Jardella

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