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Versiliatoday.it - 09.06.2015
Versiliatoday.it - 09.06.2015
Alla biblioteca comunale presentazione del libro di Massimiliano Baroni "Nella trama di Dio"
Viareggio. Venerdì 12 giugno alle 17,30 alla Biblioteca comunale verrà presentato il romanzo Nella trama di Dio (Marco Del Bucchia editore, www.delbucchia.it) di Massimiliano Baroni che interviene per l'occasione. Ingresso libero. L'autore. Massimiliano Baroni è nato a Viareggio, dove tutt'ora vive. Laureato in lettere, si dedica – oltre che alla scrittura – al disegno. Ha realizzato inoltre, in collaborazione con amici, mediometraggi. Oltre ai testi usciti per i tipi di Marco Del Bucchia, al suo attivo anche altri volumi di narrativa e poesia; tra questi si ricordano: Chez Doc 5.0 (Viareggio 2004), Jazzèmani (Viareggio 2004), Taccuino della convalescenza (Empoli 2009), Il pescatore di voci (Empoli 2010), Mostruario (Massarosa 2012). Il libro. In principio è il verbo. Dio prende parola per condurre un uomo disperato verso una possibile salvezza, soltanto che, nel progressivo suo monologare, che detta i compiti e le speranze del protagonista – monologo narrativo in essenza dato che riesce a illustrare, accompagnandoli, gli avvenimenti, e le scelte che l'uomo progressivamente compie – si apprende che Dio, ammesso che sia Dio colui che sta parlando, pretende più di quanto l'uomo possa dare, e guida il protagonista attraverso una serie di rinunce, fino alla rovina della sua esistenza. Tentato infine il suicidio, Anselmo De' Contrasti, si libera di questa voce, ma non cancella, come ogni uomo saggio, il contenuto potenziale che essa ha significato, e perciò, scelto di scontare le sue colpe in prigione, intraprende un cammino di fede, difficoltoso e personale, fatto di perplessità e speranze, che procedono di pari passo al suo recupero sociale: divenuto bibliotecario in un Monastero, Anselmo proverà in ogni modo di mantener desta la sua speranza di fede e di bene, che ha contrassegnato tutta la sua esistenza, continuando a studiare e pregare; ma questo Dio, che ha parlato e poi ha taciuto, (e che non era che un segno della dissociazione mentale del protagonista), diviene, nella ricerca disperata dell'uomo, anche il simbolo di una verità, fatta talvolta di contrasti, e che egli continua a perseguire con tutto se stesso nella cultura, vista ancora come difesa e baluardo nei confronti del dilagare della violenza e del non senso dell'esistenza, anche quando la fede dell'uomo inizia a vacillare; fino ad una nuova crisi, e a una nuova risoluzione. Ma, in principio è la parola, e Dio, prima di tacere, parla; è un falso dio, s'è capito, ma non è forse per questo che egli riproduce e rappresenta, in forma simbolica, il legame misterioso tra autore e lettore?
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