Il Tirreno (Massa) - 22.07.2008 L'esordio di Sonia l'ambigua
di Maurizio Centini Montignoso. Si definisce ambigua, irrequieta, lunatica, egoista. Persino «un'aliena sbarcata per sbaglio sulla terra». Ma Sonia Cardini, montignosina, non ha antenne sulla testa né corpo squamoso e verdastro. No. Ha invece un aspetto assolutamente umano. Anzi, femminile. L'aspetto di una sana ragazza come tante. Anche se, per la verità, è una un po' fuori dal comune, dagli schemi più banali. Una che sogna di fare la scrittrice, ma che scrittrice è già. Da sempre. Da quando era bambina. E che oggi - dato alle fiamme anni fa il suo primo romanzo autobiografico, ci informa lei stessa - esordisce con una storia noir: "Il coma di Lesley" (Marco Del Bucchia editore, Viareggio 2008, 204 pagine), in libreria al prezzo di copertina di 12,50 euro. Questo libro, come ci racconta l'autrice, è nato nel 2003, poco dopo la morte di suo padre. Una scomparsa che nella ventottenne Sonia ha lasciato un segno profondo. «Lesley - racconta l'autrice - è sbocciata d'improvviso, una sera di settembre, con la sua storia da raccontarmi. E forse per colmare quel grande vuoto lasciato in me». Lesley è la protagonista di questo breve romanzo dalle tinte noir. Una ragazza ambiguamente fuori dagli schemi, anticonvenzionale e sorprendente, decisamente schietta e forte d'animo, seppur con "ombre" e chiaroscuri in quel suo carattere complesso e un po' ruvido, ma intimamente tenero e gentile, di femmina che non nasconde affatto, ma anzi vive orgogliosamente e appassionatamente, la sua "diversità", il suo essere lesbica. Lesley è diventata casualmente un'assassina, ma non si compiange. Non rinnega nulla. La sua azione omicida le conquista perfino la simpatia del lettore, che non può che essere con lei, trepidando per i rischi che corre e per le disavventure che vive. Il suo amore per Angela conquista anche il lettore, che si scopre complice di Lesley, rinnegando i luoghi comuni della propria educazione sessuale che pretendono tutto rigorosamente etero. Ma Lesley, nelle duecendo pagine della storia, evolve verso forme nuove, sia come eroina involontaria che come donna, maturando, con le esperienze e gli ostacoli che la vita le pone davanti, un'umanità e un sentire diversi, che ne faranno una Lesley nuova, eppure sempre uguale a se stessa e al suo più intimo sentire di donna che vive senza steccati. E il finale, non scontato, ci fa sentire meglio, appaga quel vago senso di "giustizia" che alberga in ogni cuore non empio. Chiudiamo il libro con una sensazione di qualcosa di compiuto. E con un abbozzo di sorriso che scivola via involontario. Ok Sonia. Aspettiamo il secondo romanzo. |