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Costa Etrusca - 01.12.2012 |
Costa Etrusca - 01.12.2012 Secondo libro di Emiliano Guardavilla: "Uomo a mare"
di Umberto Barlettani Dopo le "Mille voci di popolo di poeti, santi e navigatori", Emilio Guardavilla ci propone con la raccolta di racconti brevi "Uomo a mare" nuove voci narrative di quella gente di mare alla quale per diciassette anni è appartenuto con leggerezza invidiabile. Diciassette, tanti quanti sono i racconti che compongono la raccolta di capitoli intitolati con il loro nome proprio, sono i personaggi che con le loro voci urlano le gioie e i dolori di un'esistenza sempre in bilico tra cielo e mare con il miraggio fisso di una linea di costa all'orizzonte su cui mettere piede. Per bocca di diciassette colleghi fittizi ma verosimilmente concepibili strappati dalle più svariate latitudini, Emilio Guardavilla parla di sé e della visione di un mondo che - anche dopo qualche anno sulla terra ferma - continua ad essere decifrato come visto da un oblò; appannato, instabile, tratteggiato. Completano il coro uomini e donne, comandanti e mozzi, marittimi imberbi e nostromi analfabeti quando non una prima persona dietro la quale è semplice indovinare il pathos dell'autore stesso. Il timbro narrativo, quello che evita i toni eroici che hanno fatto grande la letteratura di mare, è il suo inconfondibile stile; i personaggi, i suoi diciassette alterego si esprimono in un italiano imparziale, mai affettato e tantomeno gergale, neutralizzato dall'ipotetica traduzione letterale delle rispettive lingue madre. Uno stile narrativo composto e deferente; verso il lettore tanto invidiato perché vive e lavora sulla terra ferma o verso il mare per il quale ogni slancio volontaristico, seppur solo stilistico, nasce e muore con la schiuma della più anonima delle onde? "Uomo a mare", Del Bucchia Editore, pagine 350, euro 16. |
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