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La Repubblica - 18.12.2011 |
La Repubblica - 18.12.2011 Le note spericolate di Cardini tra avanguardia e melodia
di Gregorio Moppi Giancarlo Cardini è una figura centrale dell'avanguardia musicale. Pianista, compositore, didatta, organizzatore. Carattere riservato che però sul palcoscenico sa trasformarsi in performer spericolato e provocatorio di opere talvolta indigeribili per il pubblico medio. Lui, coltissimo e ironico, le esegue con atteggiamento di gelida austerità: maschera impassibile alla Buster Keaton su una silhouette alla Benigni. Come quando a Milano, nel 1979, partecipa al concerto in memoria di Demetrio Stratos, la voce degli Area. Imperturbabile sotto le grandinate di fischi. In questo libro-intervista il musicista fiorentino rivela molto dì sé e della sua carriera, ma soprattutto racconta la storia della Nuova Musica dal proprio punto di vista. Per nulla settario. Anzi, all'avanguardia dura e pura di Darmstadt imputa di aver represso il piacere (la sua produzione più recente, invece, si ispira a soggetti erotici). Critica la validità di certi risultati artistici conseguiti dall'amico John Cage. Dichiara apertamente che si può essere moderni anche senza rinunciare a melodia e tonalità. Difatti adora la disco music e trascrive per piano canzoni di Paoli e Bindi. |
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Paolo Carradori Giancarlo Cardini: la musica, il novecento A colloquio con uno dei principali musicisti contemporanei italiani 2011 Prefazione di Sylvano Bussotti, Renzo Cresti, Mario Gamba, copertina di Paolo Carradori
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